Recensione: Zombie Incident (3DS eShop)
Ormai l’argomento “zombie” è diventato, nei videogiochi, il prezzemolo: lo abbiamo già trovato nei giochi sparatutto, tower defense, horror, RPG e chi ne ha più ne metta.
Oggi vi parlerò di un nuovo platform zombiesco appena uscito sul nintendo eShop del 3DS che mi ha colpito nel bene e nel male per diversi motivi portandomi, inoltre, particolari ricordi in mente. Questo gioco è Zombie Incident.
In un castello tenebroso nella cittadina di Hamartia sono stati imprigionati diversi mostri per evitare i peccati umani (gola, lussuria…) e si raccomanda agli abitanti in zona di non addentrarvi perché nessuno è mai uscito da lì. In più, se qualcuno si perde nel castello non otterrà aiuto in alcun modo. L’unico modo per salvarsi sarà quello di ottenere otto stelle nascoste nel castello…
L’obbiettivo del gioco sarà, infatti, controllare una ragazza (della quale noi non sapremo niente su come sia arrivata lì ma sappiamo il suo nome dalla scelta dello slot: NANA), cercare otto stelle nel castello e successivamente uccidere tutti gli esseri che vi si trovano. Essi sono divisi in diversi colori che ne indicano la resistenza:
– Scheletro (livello inferiore. Compare solo colpendo il colore verde);
– Verde;
– Rosso;
– Blu;
– Verde fluo;
– Verdognolo;
– Giallo oro;
– Rosso luccicante.
Per colpire i nemici avrete soltanto un unico attacco: il caro, unico ed inseparabile salto (con un balzo aggiuntivo se viene utilizzato vicino alla parete) che verrà attivato premendo il touch screen, il pulsante B o A oppure premendo su con la pulsantiera di comando +. Colpendo i mostri come fa Super Mario scompariranno per un breve periodo per poi riapparire con una resistenza inferiore (quindi se si salta sullo zombie blu diventerà rosso e così via fino allo scheletro); dopo lo scheletro il mostro muore completamente.
Alcuni zombie, in modo casuale, possono rilasciare vita e/o fulmini. La vita diminuisce quando un nemico, dell’acqua verde o delle spine si trovano a contatto con la protagonista e, se arriva a 0, perderete il gioco. Essa sarà importantissima perché non sarà per niente facile trovare mostri che rilasciano molta vita. Si consiglia la massima cautela perché alcuni zombie si trovano in posti così poco comodi che difficilmente per ucciderli non perderete cuori. I fulmini, invece, servono per potenziare il salto. Più fulmini hai, più zombie di diverso colore potrai sconfiggere. Sono vitali sia per completare al 100% il gioco, sia per trovare tutte le stelle.
Nel gioco troverete diverse stanze con delle grate. Per togliere la grata dovrete eliminare i nemici attorno la zona. Se poi si entra nella stanza coperta (premere giù con la pulsantiera di comando) avrete due possibilità:
1) Trovare la stella, aumentare la vita ed attivare il checkpoint;
2) Trovare il nulla ma attivare il checkpoint.
AVVERTENZA: in ogni partita le stelle spawnano in stanze diverse; perciò ogni partita non sarà mai la stessa.
Devo ammettere che all’inizio mi sembrava un gioco molto complicato (avevo scritto un post su miiverse a riguardo qualche settimana fa) ma, dopo qualche ora, mi accorsi che era più semplice di quanto pensassi. Se state leggendo questa recensione e andrete a comprarlo fidatevi che difficilmente avrete qualche problema!
La durata del gioco varia con la fortuna e con l’abilità del giocatore: se le stelle si trovano tutte vicine ci impiegherete molto poco, mentre se sono sparse di qua e di là e/o sono custodite da mostri più potenti la partita può durare diverse ore. Personalmente ho fatto 3 partite diverse e, solo in una di queste, ho finito il gioco in meno di un’ora e 25 minuti perché le stelle erano molto vicine tra loro ed erano protette da mostri di basso livello ma, qualunque sia la locazione delle stelle, ricordo che per completare al 100% il gioco dovrete uccidere tutti i mostri nel castello.
La grafica è pari pari ai classici giochi usciti per NES/SNES ed il 3d fa un buon lavoro per mostrare la profondità nella partita. Sfortunatamente, però, compaiono altri problemi: non ci sono contenuti aggiuntivi oltre alla modalità principale; durante la lettura della trama (scritta, finalmente, in italiano) le scritte escono dal bordo della console. Non rende illeggibile la trama ma se è possibile fare una modifica sarebbe ben accettata; ci sono soltanto due musiche: quella nelle opzioni e quella mentre si gioca; i nemici sono tanti ma poco diversi tra loro (a parte il colore, infatti, compaiono solo zombie di due tipi, uccelli, pipistrelli e vermi zombie con poche modifiche tra loro) ed il gioco può risultare ripetitivo col tempo. In più potreste avere il contatto con la parete anche se non siete troppo vicini. Stessa cosa avviene con i mostri. Lo spostamento da stanza a stanza, inoltre, avviene troppo rapidamente e potrebbe, in alcuni casi, farti saltare il cervello vedendo immagini troppo velocizzate senza capire come superarlo. Veramente ottima l’idea della classifica online che permette ai giocatori di controllare il proprio punteggio e confrontarlo in scala mondiale ed incita all’avanzamento nel gioco.
Conclusioni finali:
Zombie Incident ricorda i vecchi giochi del caro e vecchio NES senza arrivare, però, alla sua stessa difficoltà. La vita ed i checkpoint limitati obbligano il giocatore alla massima allerta e controllo aumentando la difficoltà; in più la classifica online permette una maggiore competizione. Sfortunatamente alcune cose daranno fastidio ma non rendono impossibile il proseguimento del gioco. Molto triste il fatto che dura veramente poco: quasi un paio di ore se tutto va bene. Comunque sia è un gioco consigliato per tutti i bambini, per gli speedrunner e per chi vuole giocare un platform mordi-fuggi. In più non costa per niente tanto: €1.99 netti netti.
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Quello che state per leggere è un’opinione personale e non ha influenzato il voto finale.
Fin dai primi minuti di gioco ho notato un possibile “ricordo” ad una serie abbastanza famosa: Alcuni sprite dei nemici, fulmini, la barra della vita (a stanghette), le stelle… Perché mi viene in mente in positivo, ovviamente, la triologia di Bubble Bobble della Taito?
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