[Recensione] Steamworld Heist – All’arrembaggio! (3DS eShop)

SteamWorldHeist

La Image & Form ci ha portato anni fa “Steamworld Dig – a fistful of dirt”. è stato un gioco ben criticato e, durante quest’anno, gli sviluppatori hanno annunciato il suo seguito (spirituale): Steamworld Heist. Visto il capitolo precedente le aspettative sono piuttosto alte e ci si aspetta che alcuni dei problemi che affliggevano il gioco precedente siano risolti. Gli sviluppatori saranno riusciti a soddisfare l’utenza? Scopriamolo insieme nella recensione di SteamWorld Heist.
Le vicende di Steamworld Heist avvengono in un periodo molto lontano rispetto al suo predecessore: la Terra è ormai esplosa e la sua crosta terrestre è sparpagliata vicino al suo nucleo. Ormai il pianeta è pressoché inabitabile e la gente si sposta nella galassia utilizzando delle navi spaziali. Seguiremo le vicende della piratessa Captain “Piper” Farday e della sua piccola ciurma, i quali andranno a scontrarsi contro delle gang e contro un’armata oppressiva, inoltre faranno conoscenza di una nuova forma di vita sconosciuta…

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Il gameplay è molto diverso rispetto al predecessore: il gioco, infatti, è uno shooter strategico bidimensionale e i livelli sono divisi per mondi e sottolivelli. All’inizio di ogni sottolivello vi verranno date le indicazioni base per poterlo completare e possono essere “uccidi X nemici”, “resisti il più possibile”, “batti il boss” eccetera. In ogni livello ci sono delle stelle (di solito sono 3, ma il numero può variare) e si ottengono raccogliendo le valigie sparse nei livelli e completando gli obiettivi citati qui sopra, ma vengono tolte nel caso uno dei protagonisti cada in battaglia.
I livelli si svolgono a turni: prima i protagonisti, i Cowbot (niente battute sui transformers, per favore) e poi i nemici (Scrappers, Royalists…). I livelli di gioco sono strutturati in modo casuale ed hanno delle regole differenti. Parlando di “struttura casuale” siamo in una situazione pressoché primitiva: non siamo a livelli di algoritmi come The binding of Isaac, ma si sentono delle leggeri differenze quando si rigiocano alcuni stage.
Se parlo di regole differenti intendo non solo gli obiettivi, ma anche le “situazioni allarme”: appena inizia la partita parte un timer che, una volta scaduto, ne fa partire un altro a catena. Ne esistono di vari tipi: alcuni attivano delle torrette, altri fanno arrivare dei nemici ed altri ancora fanno esplodere la nave spaziale dove ti trovi. Quando ci sono questi timer bisogna stare attenti e prendere bene le decisioni per proseguire.

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Dopo aver scelto il livello vi verrà chiesto quale membro della ciurma portare, quale arma dargli e quali armi secondarie. Le armi principali e le secondarie potrete acquistarle nei negozi oppure dovrete saccheggiare le navi nemiche e sono di diversi tipi: alcune armi principali hanno un mirino che permette di colpire bene i bersagli (un mio consiglio è avere sempre un personaggio che usa un arma col mirino con gittata lunga: almeno con qualcuno si è sicuri di colpire il bersaglio) mentre le armi secondarie possono aumentare i danni in mischia, curare, attivare delle granate e così via. Se non avete delle armi che possono essere utilizzate per un personaggio non preoccupatevi: ogni personaggio ha un’arma default preinstallata.
I comandi sono piuttosto semplici: la pulsantiera + per muoversi e il gamepad per guardarsi attorno; L per cambiare il personaggio che si sta utilizzando ed R per mirare o per usare un’abilità del personaggio (quest’ultimo punto lo approfondiamo dopo). All’inizio l’uso della pulsantiera + vi lascerà intontiti in quanto siete abituati ad usare il gamepad ma dopo poco vi abituerete.

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Il gioco può essere affrontato con cinque difficoltà differenti, la differenza tra le varie modalità si sente e possono essere cambiate in qualsiasi momento. Più la difficoltà è alta più saranno intelligenti i nemici, aumenterà il loro numero, i danni che causano e la loro salute. Come ricompensa, però, avrete un bonus sull’esperienza.
Ogni volta che finirete il livello i protagonisti che hanno partecipato otterranno un po’ di esperienza e, se sarà sufficente, avranno un aumento di livello che permetterà al personaggio di diventare più potente, oppure acquisirà nuove abilità. Prendiamo “Piper”, ad esempio: al livello 2 impara un’abilità passiva chiamata Inspire, che permette ai compagni adiacenti di avere un bonus nei danni che fanno con armi da fuoco. Al livello 6 Piper ottiene un bonus extra per quest’abilità: ora i compagni che possono sfruttare questo bonus si possono trovare ad un blocco di distanza. Consiglio a tutti voi di allenare tutta la squadra e portarli tutti allo stesso livello per aumentare le loro abilità e per trovare delle combo da fare con loro ed anche per non fossilizzarsi su una combinazione che potrebbe risultare inutile, per esempio, contro un boss.
All’inizio del gioco avremo si e no due personaggi ma ne potremo arruolare altri. Possiamo trovarli in diversi posti come bar o dentro delle piccole navi spaziali e possono essere arruolati seguendo determinate richieste (stelle, soldi oppure gratis). Ogni personaggio segue una classe ed ogni classe può usare un set di armi differente. Inoltre, nella nostra base, potremo colloquiare con loro e scopriremo, perché no, anche qualche aneddoto della loro vita.

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Nel capitolo precedente, Steamworld Dig, c’era un enorme problema che danneggiava drasticamente il capitolo: bisognava stare attenti a quanto si spendeva perché c’era un limite di soldi totali nel gioco. Qui questo difetto è stato fortunatamente corretto: potremo rigiocare i vecchi livelli per guadagnare denaro (il denaro in questo gioco è l’acqua, una delle cose basilari nel vecchio capitolo, se ci fate caso) oppure potrete vendere le armi che avrete trovato durante i vostri arrembaggi.
Nei livelli, infatti, troverete dei sacchi che, se raccolti, contengono armi oppure soldi. Vi consiglio di prendere più sacchi possibili per trovare le armi più adatte a voi. In caso contrario troverete dei negozi che vi aiuteranno leggermente.
Altra cosa che ci tengo ad analizzare sono i cappelli. Perché proprio i cappelli, direte voi? I cappelli sono l’unica personalizzazione possibile dei personaggi.
Fin qui niente di strano fino a quando scoprirete che possono essere ottenuti in due modi: comprandoli oppure rubandoli dai nemici.
Sparando sopra la loro testa, infatti, il proiettile farà volare via il cappello come nei vecchi film western. Se il cappello verrà poi raccolto potrete usarlo per personalizzare i vostri eroi. Non preoccupatevi se i vostri avversari vi toglieranno il cappello: potrete andare a recuperarlo oppure non farlo perché non viene perso.

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Ultima nota positiva voglio darla alla musica. La musica fa da atmosfera ma le canzoni sono le vere chicche del gioco: ho trovato in esse alcune citazioni ad alcuni cantanti (Mika è il primo esempio che mi viene in mente). Riuscirete a trovarle anche voi?
Passiamo alle note negative: prima tra tutte un’enorme stranezza del gioco data dal salvataggio perché risulta molto macchinoso: il salvataggio non avviene dopo la fine del livello ma viene eseguito in alcuni luoghi. Fortunatamente gli sviluppatori hanno inserito un timer prima di uscire dal gioco che vi dice quando avete salvato l’ultima volta. Se volete salvare rimanendo sicuri al 100% vi consiglio di entrare nei negozi, aspettare il simbolo dell’autosalvataggio e chiudere. Se il timer mostra più o meno meno di un minuto la tattica è funzionata. Sappiate che uno dei primi autosalvataggi arriva dopo i primi 30-60 minuti di gioco circa.
Parlando di armi (principali e sub) e cappelli mi sarebbe piaciuto avere una lista dove si segnavano tutti gli oggetti presenti. Non dico mica di permettere al giocatore di avere a disposizione tutte le armi con un inventario infinito, no; ma una lista delle armi e dei cappelli del gioco sarebbe stato bello, soprattutto per chi avesse voluto completarlo al 100% sotto questo aspetto.
Altro problema è dato dalla difficoltà stessa: il gioco non invoglia le persone ad aumentare la difficoltà per un aumento di esperienza, avrei preferito che venissero dati anche soldi extra ed armi più rare (si, anche le armi hanno una rarità). Questo problema vorrei definirlo con questa frase: “Si paga tanto per un mero assaggio di potere™”: “Aumentando la difficoltà si ha un aumento di esperienza”.

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In conclusione Steamworld Heist risulta un bel gioco strategico e non delude le aspettative dell’utenza. Certo, ci sono ancora degli errori da correggere ma alla fine è un titolo molto divertente ed alcuni problemi del predecessore sono stati risolti. Se vi piacciono gli shooter e state cercando un titolo strategico che non siano i soliti Fire Emblem oppure Worms, beh, avete trovato il vostro gioco. Questo gioco ve lo consiglio ma sarete voi a scegliere se comprarlo con o senza sconto: vi ricordo che costa circa 20€ (17€ se acquistato nella settimana del lancio); inoltre, per un periodo limitato, avrete anche diritto ad uno sfondo speciale per il vostro 3DS. Una piccola curiosità: gli sviluppatori stanno considerando l’idea di inserire dei DLC gratuiti in futuro (che comprenderanno anche la localizzazione nella lingua del nostro bel paese).

 

VOTO FINALE : 9/10

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2 thoughts on “[Recensione] Steamworld Heist – All’arrembaggio! (3DS eShop)

  • 11 Dicembre 2015 alle 12:08
    Permalink

    Leggendo la recensione, mi è sembrato di rivedere un codename steam in 2 dimensioni. Ho avuto modo di provare il gioco ad una fiera, e mi aveva intrigato parecchio.

  • 14 Dicembre 2015 alle 13:49
    Permalink

    Infatti il fatto che sia cambiato il gameplay adesso melo rende appetibile 😀

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