Recensione: Paper Monsters Recut

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Un genere ormai sdoganato come quello dei platform al giorno d’oggi è sempre più difficile da rinnovare. Ci provano tutt’ora grandi aziende come Nintendo ed Ubisoft con i loro intramontabili Mario and Co. e Rayman. Nel mondo dei titoli indie, a volte siamo costretti a subire stupri del genere attraverso monotoni copia e incolla dei sopracitati capolavori, che sembrano quasi realizzati contro voglia e senza un minimo di passione alla base del tutto. Altre volte ci si trova di fronte a software house che hanno osato mettersi in gioco divertendosi per realizzare un platform che conquista grazie al carisma del protagonista o alla bellezza delle ambientazioni. In una lineup che vedrà arrivare presto mondi fatti di stoffa o di plastilina, Mobot Studios, col suo ultimo lavoro Paper Monsters Recut, osa ridefinire il concetto di carta e cartone per imbastire un mondo tanto delicato quanto pericoloso che ci vedrà alle prese con terribili mostri ed adorabili trasformazioni.

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Il gioco si presenta come un platform di stampo classico in 2D e mezzo, nel quale in più di un’occasione dovremo attraversare lo scenario anche in profondità e materializzarci in lontananza sullo sfondo (Kirby triple deluxe vi dice qualcosa?). Il gameplay riprende la formula vincente di super mario: i nemici si eliminano saltandogli sulla testa o sparando grazie a delle trasformazioni ben riuscite che ci renderanno molto più temibili di quanto siamo in partenza. Il livello di sfida è assai basso: l’avventura in se non è delle più complicate, caratteristica che ci permetterà di apprezzare meglio le location che visiteremo durante le nostre ore di gioco. Ciascun livello conterrà al suo interno tantissimi bottoni da raccogliere (indovinate cosa succede quanto ne avrete 100)  tra i quali uno dorato che ci permetterà di sbloccare dei divertentissimi minigiochi in stile runner nei quali dovremo sfrecciare a tutta velocità all’interno di bolidi cartonati.

Oltre ai bottoni, ci verrà richiesto di raccogliere tre graffette dorate in ciascuno stage per un totale di 110. Ora le menti più matematiche si chiederanno dov’è il trucco, visto che  il totale non è divisibile per tre 😉 Ebbene, la raccolta non è limitata ai soli livelli, ma anche all’overworld. La mappa di gioco è essa stessa un livello per cui non crediate che troverete subito le porte di accesso alle varie mini avventure visto che molte saranno nascoste oppure accessibili dopo aver collezionato una certa quantità di oggetti.

I livelli risultano ben differenziati e disegnati, invogliandoci a controllare qualsiasi angolo alla ricerca di bonus, e non mancano neppure le variazioni sul tema, come ad esempio le fasi sparatutto in cui ci si mette alla guida di un sottomarino e quelle in cui saliamo a bordo di uno slittino e dobbiamo saltare per evitare le trappole lungo il percorso. I boss sono spassosissimi anche se non ci daranno molto filo da torcere.

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Il comparto grafico ed audio è sopraffino. L’accesso ai livelli ci mostrerà con una polaroid cosa ci aspetterà quando ne varcheremo l’accesso e posso assicurarvi che più di una volta correrete a pubblicare screenshot sul Miiverse. Le musichette di contorno sono coinvolgenti e rilassanti nel contempo: il tutto mi ha ricordato molto gli sketch presenti nei classici programmi pomeridiani per ragazzi (*lacrimuccia di nostalgia* Albero azzurro *lacrimuccia di nostalgia*). Le trasformazioni sono ben congegnate e completamente in tema con l’ambientazione circostante, io non avevo mai visto una coccinella quadrata che volasse per mezzo ti un elica 😀 😀 Il tutto è stato arricchito da coloratissimi livelli segreti (faticherete per trovarli) nei quali dovremo raccogliere 20 caramelle per poter sbloccare l’uscita rappresentata da una bocca gigante che si apre propensa ad inghiottirvi (*altra lacrimuccia di nostalgia* Super mario bros 2 *altra lacrimuccia di nostalgia*).

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Se devo essere sincero, quando ho deciso di provare il gioco non ero del tutto convinto se mi sarebbe piaciuto o meno. L’aria un po infantile ed il genere che ormai ha “rotto le balle” mi hanno fatto partire scettico. Appena avviato l’applicazione, invece, me ne sono subito innamorato. Le espressioni spassosissime del nostro protagonista vi strapperanno in più di una volta il sorriso e non potrete fare a meno di innamorarvene. I livelli richiederanno spesso di saltare da una parte all’altra per scoprirne tutti i segreti senza essere mai confusionari, graditissima caratteristica che al giorno d’oggi molti sviluppatori non tengono a mente. Unica nota di demerito è l’obbligatorietà di utilizzare lo stick analogico per muoversi al discapito del ben più comodo pulsantino +. Alla luce di un difetto così misero, risolvibile con un update, posso garantirvi che il titolo vi terrà affascinati all’interno delle sue location ben realizzate e non vi annoierà mai per cui, a meno che non siate degli hardcore gamer incalliti, questo titolo è esattamente ciò di cui avrete bisogno quando uscirà il prossimo 13 novembre sulla vostra amata WiiU.

 

 

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VOTO FINALE : 8.5/10

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2 thoughts on “Recensione: Paper Monsters Recut

  • 8 Novembre 2014 alle 13:41
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    Sembra davvero bello, lo comprerò al 100% 😀

  • 15 Settembre 2015 alle 06:09
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    beh…lo sconto mi spinge quasi quasi a provarlo…se non altro come titolo per rilassarsi un po vista la difficoltà inesistente :)! Ci penserò…tanto ho qualche gg di tempo :)!

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