L’ambizioso progetto di questo gioco (The Delusions of Von Sottendorff and his Square Mind è il titolo originale) era stato già presentato dallo studio indipendente Delirium (baschi di Bilbao) qualche mese fa. I primi trailer lasciavano trasparire un puzzle game dalla forte caratterizzazione dei personaggi e dalla storia intrigante: avranno mantenuto le promesse?

Il gioco è un ibrido tra puzzle ad enigmi ambientali (mi ha fatto venire in mente l’ottimo Rooms uscito anni fa su DSiWare) e platform con prospettiva 3d. Il Von Sottendorf del titolo è un barone ed il giocatore ha accesso alla sua mente “quadrata” ovvero alle stanze che la compongono. Presto scopriremo che lui stesso è vittima di un meccanismo che ha intrappolato nel suo cervello una versione illusoria della sua villa le cui stanze dovremo rimescolare ed esplorare per dare un senso al mondo ai suo frammentari ricordi e cercare di ricostruirne le fila.

Ogni livello del gioco è una composizione di stanze messe fianco a fianco e/o una sopra l’altra in cui il nostro obiettivo è quello di raccogliere un pezzo di puzzle o una memoria, ma soprattutto trovare la chiave per sbloccare l’uscita per il livello. Le stanze possono essere mescolate e scambiate di posto (tramite la croce direzionale) per creare nuovi percorsi e sbloccare i passaggi in verticale ed orizzontale tramite le aperture -porte o botole – delle stanze stesse.

Allineare una stanza all’altra non è sempre così semplice ed è in questo meccanismo che si annida il riuscito gameplay del gioco. Tuttavia, alcune combinazioni di camere possono anche condurci in una trappola per cui un’attenta pianificazione delle mosse diventa piuttosto essenziale soprattutto con il procedere dei livelli che hanno ovviamente una difficoltà crescente.

Il gioco, oltre alla meccanica principale, spinge l’utente a concentrasi sui più piccoli dettagli di ogni stanza, raggiungibili talvolta solo a seguito di difficili e talvolta diaboliche serie di spostamenti per cui, seppur presentato in modo semplice ma intelligente, ci troviamo dinanzi ad un raffinato puzzle game che farà appassionare gli amanti del genere fornendo un’esperienza gratificante.

Anche la componente platform è ben amalgamata per cui, ricorrendo spesso alla profondità del 3d o allo spostamento della camera, ci si divertirà a trovare soluzioni di salto (o di caduta) per passare da un luogo all’altro o per superare determinati passaggi.

Il gioco inizia con Von Sottendorff addormentato alla scrivania, che si appresta a recarsi nella sua mente e vedere il labirinto confuso di camere che deve essere attraversato. Ogni stanza successiva presenta cinque segmenti di livello del gioco, che una volta superati sbloccano un altro ricordo del nostro barone fino a doverne completare 8 per un totale di 40 livelli. Mentre i primi livelli sono come di consueto dei tutorial, i successivi offriranno una difficoltà progressiva ed un divertimento appagante nel superarli. Viene anche conteggiato il tempo in cui si è superato il livello, per cui è possibile avventurarsi in “deliranti” speed run.

Artisticamente, il gioco ha un’atmosfera stravagante ma deliziosa. Una buona realizzazione tecnica dell’effetto 3d lo fa risultare utile sopratutto in alcune fasi in cui la rotazione delle stanze è indispensabile per trovare oggetti nascosti o passaggi ben occultati.

Se la colonna sonora non ci è parsa indimenticabile è notevole lo sforzo fatto per garantire un audio olofonico (è una particolare tecnica che dà l’impressione – se ascoltata in cuffia – che la voce di chi parla venga dall’esterno) agli effetti ed alla voce (in inglese) del protagonista che si apprezza al meglio con gli auricolari.

Quello che amerete di più (nello sviscerare la storia che si cela dietro i puzzle) è il tentativo tutto sommato riuscito di celare un po’ di psicologia spicciola dietro un fine gioco ad enigmi. Quello che poteva essere implementata era la caratterizzazione dei personaggi soprattutto di quelli “non protagonisti” (non voglio spoilerare di più!).

II controlli sono molto semplici, il Circle Pad viene utilizzato per spostare il barone intorno alle camere e il D-Pad per ruotare l’angolazione della telecamera in modo da poter trovare oggetti nascosti. I dorsali L e R sono mappati per consentire alla fotocamera di mostrare solo una stanza o l’intera griglia. Il tasto B serve per il salto e gli altri pulsanti frontali sono usati per vari item, come la tromba che in maniera del tutto imprevedibile fa comparire oggetti o spaventa inquietanti armature..

Il gioco ha una buona rigiocabilità atteso che i livelli nascondono tanti oggetti bonus che consentono di “acquistare”, nell’apposita voce del menù, immagini video ed audio del protagonista e della sua storia. Se non si ha fretta di finire i livelli e si vuole ottenere tutti gli sbloccabili ci vorranno 6/7 ore per finire il gioco che per un puzzle game è un ottimo risultato.

Piccola nota dolente: il prezzo. I “deliri” sono in vendita da giovedì scorso sull’eshop a 12,99 €. Credo che per quanto la produzione di questo titolo sia stata accurata ed il gioco offra un divertimento intelligente ed assicurato, non dovrebbe superare gli 8 euro anche per non spaventare chi ci si avvicina con il dubbio se prenderlo o meno. È già attivo un gruppo Miiverse – al momento poco frequentato – con possibilità di postare gli screenshot.

VOTO FINALE : 7.5/10

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