Tanto tempo fa, nella terra di Exidus, era salito al trono Tarant. Egli, però, non era ben visto dai suoi sudditi ed il suo mondo diventò più scuro, senza sentimenti.

Il ragno, per riconquistare la fiducia, aveva bisogno di un compagno fidato. Cercò nel mondo degli umani qualcuno e, in una stanza, vide una ragazzina con il suo piccolo orsachiotto. “Tarantola” prese il controllo del pupazzo e tentò, assieme a questa giovane ragazza, di salvare il suo mondo, sperando di riuscire a comunicare con loro attraverso quella forma differente.

Con questa alleanza il sovrano riuscì a riportare la pace e riportò la giovane nel suo mondo ma qualcuno non era soddisfatto di questo successo…

Dopo una battaglia all’ultimo sangue Anguis il mago uccise la tarantola e prende il controllo delle terre di Exidus, portando chaos.

Lo spirito del ragno, però, rimane e riesce a viaggiare tra i mondi. Egli ha bisogno di una compagna per salvare il suo regno e, in una casetta in campagna, trova una ragazza col suo orsachiotto. Tornano bei ricordi al ragno e decide che sarà proprio lei a savare il mondo dei mostri… Magari gli permetterà di ri-incontrare quell’amica ormai persa…

Queste sono le basi di Cronicles of Teddy, Harmony of Exidus

Come avrete già capito impersonerete una ragazzina che, assieme ad un orsacchiotto posseduto dall’antico re Tarant, dovrà salvare il mondo di Exidus, popolato da mostri. Per farlo dovrà viaggiare tra quattro libri, recuperare quattro uova e poi scontrarsi con il malvagio di turno.

Fin qui, direte, tutto liscio, ma questo gioco strizza l’occhio ai veterani del genere perché fin da subito non ci sarà alcun tutorial e nessuno vi dirà dove andare o cosa fare. Dovrete andare ad istinto ed a tentativi, se necessario.

I luoghi che visiteremo sono raggiungibili da un grande castello esplorabile e sono divisi in quattro sezioni (dei libri) e la mappa di gioco è divisa in “blocchi”.

Ogni zona è molto ampia e danno spazio all’esplorazione, parte fondamentale del gioco, ed incentivano il giocatore stesso a visitare ogni singolo luogo, sperando di trovare qualche utile oggetto che lo possa mandare avanti.

Dopo mezz’ora di gioco circa potreste trovare una caratteristica semplice ma funzionante: il “Lexicom” che per comodità lo chiameremo da adesso Google Traduttore.

Questo oggetto da solo fa veramente poco, così come fanno poco dei sassi chiamati “Rune” che possiamo trovare girovagando nel mondo… Ma se uniti permettono al giocatore di comporre frasi. Ciò vi potrebbe ricordare Typoman perché il concetto non è molto differente. Vi faccio due esempi sotto spoiler.

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Ad un certo punto del gioco troviamo un guardiano grande e grosso che ci grida: “Io Guardiano. Tu cosa volere da me?” Voi non sapete cosa dire, quindi ve ne andate, dato che se sbagliate verrete maciullati dal gigante.

Mentre gironzolate trovate una cittadina ed imparate dai suoi abitanti (i Nutai) alcune nuove parole ed uno di questi vi dice: “Tu dire passare a guardiano” e, magia magia, trovate nel vostro Lexicom quella parola.

Partendo dal presupposto che avete le rune per dire quella parola tornate dal guardiano e rispondete con “Passare”. Il guardiano, dirà:

“Parola magico?” (No, non è un errore di battitura. Il guardiano dice proprio così)

Qui, se non sapete che fare, significa che non avete parlato abbastanza con i membri del villaggio. Uno di loro, infatti, vi dirà la parolina magica per passare.

Ecco un altro esempio: vedete una porta chiusa da una serratura misteriosa e, vicino, c’è un Nutai che vi chiede di portargli una gemma. Andate a prendere la gemma e la donate a lui per completare il lavoro e lui risponderà: “dire aprire alla porta chiusa”. Andate dalla porta, usate il vostro fidato traduttore per scrivere “aprire” e, come per magia, la porta si muoverà e vi farà passare!

Il gioco, quindi, non solo sfrutta il Traduttore per comunicare con oggetti o esseri viventi… Ma obbliga il giocatore ad esplorare ogni singolo luogo per trovare gli oggetti utili per aanzare e vi obbliga a parlare con gli NPC, imparando così nuove parole e ricavando anche nuove informazioni interessanti ed importanti per proseguire l’avventura. Una cosa simile la abbiamo già vista, come ho detto prima, in Typoman, se ricordate: collegando parole, infatti, potevamo interagire con gli oggetti che ci circondavano. Se dovevamo trovare un difetto in Typoman era, forse, la lingua (anche se poi avevano risolto questo difetto. trovate tutto nella nostra recensione). Qui si ha bypassato il problema e la traduzione italiana aiuta ancor meglio il giocatore.

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I comandi sono anche piuttosto semplici: con A si salta, con X si attacca, con L/R/doppio tocco del movimento si esegue lo scatto e con Y si attiva il traduttore.

Sfortunatamente il gioco presenta tanti bug e glich. Alcuni sono solo estetici ma altri sono molto pesanti, arrivando addirittura a bloccare il gioco. Spero si prenderanno provvedimenti per questo problema, magari con un aggiornamento;

se siete dei novizi del genere il gioco è un po’ sconsigliato: Chronicles of Teddy strizza molto l’occhio ai veterani del genere con la sua assenza di tutorial che obbliga il giocatore a “rimboccarsi le maniche” per avanzare nel gioco.

Una nota doverosa va comunque fatta sul personaggio: all’inizio potrebbe sembrare impacciata nei movimenti, facendo soffrire le azioni in battaglia che risultano assai macchinose, ma proseguendo nel gioco troverete anche una soluzione a questo problema.

In conclusione Chronicles of Teddy è un gioco stimolante che riporta in mente The legend of Zelda II e Typoman. La trama è semplice ed il gameplay offre molto spazio all’esplorazione e all’interazione con gli NPC per imparare più parole possibili col Lexicom.

Sfortunatamente il difetti maggiori sono nella quantità di bug e glich, alcuni innocui mentre altri dannosi, che speriamo vengano risolti il prima possibile, e la tecnica “impara giocando” che può non piacere a tutti i giocatori

Comunque sia il gioco è consigliato ai veterani del genere e se vi piace esplorare ogni singolo luogo, altrimenti passate oltre.

VOTO FINALE : 8.5/10

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